
Come si fa il vermouth artigianale: viaggio tra erbe, vino e tradizione
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Come si fa un Vermouth artigianale: viaggio tra erbe, vino e tradizione
🌱 La trasparenza è il nostro ingrediente più importante
In Collettivo Botanico crediamo che un prodotto artigianale non sia solo una questione di sapore, ma anche di fiducia. Per questo abbiamo deciso di raccontarti in modo semplice e diretto come nasce il nostro Vermouth, e perché ogni ingrediente, ogni passaggio e ogni scelta produttiva sono trasparenti e tracciabili.
Non ci interessa proteggere segreti industriali: ci interessa condividere un sapere vivo, che viene dalla terra, dai vignaioli, dagli artigiani e da chi – come te – sceglie di bere con consapevolezza.
Cos’è il Vermouth e da dove nasce
Il Vermouth è un vino aromatizzato e fortificato, le cui origini risalgono alla fine del XVIII secolo a Torino. Si racconta che nel 1786 l’erborista Antonio Benedetto Carpano creò il primo Vermouth moderno mescolando vino Moscato con oltre trenta varietà di erbe e spezie, tra cui l’assenzio – ingrediente amaricante per eccellenza che ancora oggi ne definisce l’identità aromatica.
Forse non tutti sanno che il termine vermouth deriva proprio dal tedesco Wermut, che significa assenzio. Un omaggio diretto a quella pianta selvatica dal profilo intenso e medicinale, che rappresenta l’anima botanica di ogni vermouth che si rispetti.
Ingredienti chiave: il cuore del processo
Base vino
Tradizionalmente si è usato il Moscato, ma il disciplinare europeo non vincola l’utilizzo di un vitigno specifico: richiede soltanto che almeno il 75% del prodotto finale sia composto da vino.
Questa libertà è ciò che ci ha ispirato a sperimentare vermouth territoriali, come il Vermouth di Neoneli (ottenuto da uve sarde) e il Vermouth delle Eolie, interpretazioni liquide che raccontano il paesaggio attraverso vitigni e botaniche locali.
Alcool neutro
Serve a fortificare il vino e stabilizzare il prodotto, portando la gradazione alcolica tra il 14,5% e il 22%, a seconda dello stile desiderato.
Botaniche aromatiche e amaricanti
Ogni produttore ha la propria “ricetta segreta”, ma alcune botaniche sono considerate tradizionali:
- Amaricanti: assenzio, genziana, china, radice di angelica
- Aromatiche: arancio amaro, salvia, angelica, coriandolo, lavanda, zafferano
La quantità e la combinazione variano a seconda del territorio, del vino di partenza e del profilo sensoriale che si intende raggiungere.
🔄 Il processo artigianale
Macerazione delle botaniche
Le erbe e le spezie vengono messe in infusione in alcool o vino per estrarne aromi e componenti amaricanti. È un metodo ancestrale che ancora oggi utilizziamo nel nostro laboratorio.
Miscelazione con vino base
Il macerato ottenuto si unisce al vino, calibrando con precisione rotondità, dolcezza e corpo. Ogni vermouth nasce dall’equilibrio di elementi diversi, come una partitura musicale.
Dolcificazione
Si aggiunge zucchero semplice, quanto basta per bilanciare l’intensità aromatica delle erbe senza coprirne la voce, senza aggiunta di coloranti.
Riposo e filtrazione
Il blend riposa in vasche o botti. Durante questo tempo si armonizza, si stabilizza e si raffredda naturalmente per permettere il deposito delle particelle solide. Solo alla fine viene filtrato e imbottigliato.
Un patto trasparente con chi ci beve
In un mondo in cui il marketing spesso nasconde più di quanto racconti, Collettivo Botanico sceglie la trasparenza.
Crediamo che chi sceglie un nostro vermouth debba sapere esattamente cosa c’è dentro, da dove viene, e perché lo facciamo così.
Questo articolo è parte del nostro impegno: raccontare, condividere, aprire. Perché la fiducia non si compra: si coltiva. Proprio come le erbe che usiamo per i nostri vermouth.