L' eredità di Aurelio Visconti fra erbe, amari e biodiversità

L' eredità di Aurelio Visconti fra erbe, amari e biodiversità

Dal Monte Amiata a Collettivo Botanico: l’eredità di Aurelio Visconti fra erbe, amari e biodiversità

Un nuovo capitolo

Nasce un nuovo capitolo per gli amari e i vermouth naturali dell’Amiata: la tradizione erboristica di Aurelio Visconti continua dentro Collettivo Botanico, con radici locali e sguardo contemporaneo.

Abbadia San Salvatore, nel cuore del Monte Amiata, è il luogo dove la ditta di Aurelio Visconti ha sviluppato la propria identità: una liquoristica erboristica che attinge a piante officinali e frutti locali, lavorati con tecniche di macerazione e trasformazione artigianale. La sua storia si intreccia profondamente con il territorio, caratterizzato da una biodiversità unica e da un forte legame con la cultura materiale della montagna.

Fondata nel 1989, la realtà di Visconti ha saputo valorizzare ricette storiche e un gusto pulito, costruendo una gamma ampia ma coerente: amari erboristici, vermouth, enoliti e condimenti come l’Agresto, oltre a specialità legate alla Pera Picciòla, frutto autoctono dell’Amiata. Tutti prodotti accomunati dall’uso di materie prime naturali e dall’assenza di aromi o coloranti artificiali.


I prodotti simbolo

  • Amaro Stilla - Amaro Amiata – ottenuto da erbe locali, con un equilibrio fra dolcezza iniziale e lunga persistenza amaricante.

  • Vermouth – realizzato a partire da vini locali e botaniche naturali, espressione autentica di un territorio.

  • Amaro Cenobium - Amaro Dosaggio Zero - unico amaro senza un grammo di zucchero aggiunto, espressione forte del bere consapevole.

 

  • Enoliti e condimenti – vini aromatizzati alle erbe e l’Agresto, che uniscono tradizione contadina e ricerca erboristica.


Una filosofia chiara

La filosofia di Aurelio Visconti è sempre stata semplice e rigorosa: botaniche dell’Amiata, biodiversità, processi lenti di macerazione e riposo, senza scorciatoie sintetiche. È questa visione che ha reso gli amari e i vermouth dell’Amiata un punto di riferimento per chi cerca autenticità e identità territoriale.


Il passaggio a Collettivo Botanico

Con il passaggio di proprietà a Collettivo Botanico, questa tradizione entra a far parte di un progetto più ampio che unisce biodiversità, filiere naturali e una mixology consapevole.

La continuità riguarda:

  • il radicamento locale, con erbe, frutti e cultura materiale dell’Amiata che restano al centro;

  • il metodo produttivo, basato su macerazioni naturali e qualità delle materie prime;

  • lo stile gustativo, pensato sia per il consumo liscio sia per la miscelazione.

A questo si aggiungono ricerca e sviluppo su botaniche italiane, pratiche agricole rigenerative, un design contemporaneo e una rete di vignaioli, chef e artigiani con cui costruire nuove collaborazioni.


Cosa cambia per chi beve

  • Continuità di gamma: gli amari e i vermouth storici restano centrali, con possibili nuove edizioni.

  • Mixology: maggiore attenzione alla pulizia aromatica e alla persistenza, per cocktail signature e classici.

  • Distribuzione: integrazione con una rete internazionale di appassionati e professionisti.


Un’eredità che si rinnova

Il Monte Amiata è oggi al centro di un rinnovato interesse culturale ed enogastronomico. Integrare la tradizione erboristica di Aurelio Visconti dentro Collettivo Botanico significa portare questa storia in dialogo con un pubblico più ampio, senza snaturarne l’identità. È una continuità evolutiva che rafforza un terroir unico per biodiversità e saperi artigiani.

Torna al blog